Un'altra ragazza vittima del cyberbullismo ma questa volta l'epilogo è drammatico: il suicidio. Dopo varie
richieste di aiuto, alcune velate altre più manifeste, la 14enne non
è riuscita più a reggere il peso degli insulti, degli inviti a
togliersi vita, scritti su uno dei social network più in voga tra
gli adolescenti: Ask.fm. L'esser stata vittima di cyberbullismo può aver così fatto degenerare una situazione già difficile vissuta da quella ragazza. La degenerazione è poi tanto più facile e rapida quanto più i bulli possono rimanere anonimi, come in questo caso.
Il social network, sconosciuto
spesso a molti adulti, conta 60 milioni di iscritti. Permette di
formulare domande in modo anonimo con lo scopo di dire quello che non
si riesce a dire altrimenti. Laddove si verifichino episodi di cyberbullismo, il botta e risposta, che può andare
avanti per giorni, è offensivo, giudicante, lesivo della dignità
della persona, della sua autostima.
Così i milioni di ragazzi che
rispondono alle domande postate sul social network possono sentire
conferma ed esponenziale amplificazione alle proprie paure, alla
sofferenza, alla scarsa autostima. Tale fragilità è legata a
molteplici fattori: i conflitti con i genitori, espressione del
bisogno di definire una propria identità ed autonomia; il bisogno di
essere accettati dai gruppi di amici più alla moda; la sofferenza
per non essere accettati per come si è; la confusione per il corpo
che cambia e per gli impulsi sessuali e aggressivi...
Oggi non voglio aggiungere
consigli, indicazioni di interventi ma lasciare spazio alla
riflessione e alle emozioni che questo articolo mi ha lasciato: una
profonda tristezza e preoccupazione per il contesto in cui i ragazzi
affrontano le sfide di ogni giorno, in cui cercano di trovare un modo
per capire chi sono, cosa vogliono diventare da grandi, per sentirsi
voluti bene per come sono ed incoraggiati a potenziare le loro
qualità, le loro risorse.
Riflettere perchè non ci sia
un'altra ragazza che arrivi a pensare che l'unica soluzione alla sua
sofferenza, al suo non sentirsi amata, al suo non essere “abbastanza”
sia morire.
Potete trovare l'articolo
integrale qui
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